Negli ultimi anni, quella del Social Media Manager è diventata una vera e propria professione riconosciuta socialmente: sui social, in tv e anche tra i nostri conoscenti si sente parlare sempre più spesso di queste persone, i Social Media Manager che stanno sui social tutto il giorno e riescono pure a farsi pagare!
Probabilmente la diffusione di questa professione e il moltiplicarsi di persone che si definiscono tali sono dovute al glamour della parola e all’apparente facilità d’ingresso in questo mondo lavorativo. D’altronde creare un profilo social privato/aziendale è letteralmente alla portata di tutti. Bastano pochi click …et voilà: voi e la vostra azienda siete diventati social. Una volta fatto questo, cosa resta da fare? Pubblicare i famosi contenuti: e che ci vorrà mai?
“Tanto tutti sono in grado di pubblicare immagini abbinate a due righe di testo. Giusto?”
SBAGLIATO!
La professione del Social Media Manager è molto più complessa di quanto appaia. La stessa espressione che indica questo lavoro potrebbe considerarsi oggi obsoleta viste le potenzialità raggiunte dalle diverse piattaforme.
Veronica Gentili, Facebook Expert, ha pubblicato un’immagine molto interessante sul suo profilo LinkedIn, che da sola dà un’idea della mole di lavoro oltre la mera pubblicazione.
Eppure in tanti amano definirsi Social Media Manager e ancora troppe aziende tendono a sottovalutare questa figura, affidando la gestione dei social a qualche interno tuttofare che lo fa nei ritagli di tempo e magari è pure allergico ai social, o al contrario, è un entusiasta e non vede l’ora di fare tutto quello che fanno Taffo e Ceres.
In questo articolo vogliamo spiegarvi, in breve, come distinguere un professionista da un improvvisato in fatto di social media.
Social Media Manager: distinguere un improvvisato da un professionista
Alcuni elementi che ci fanno capire di trovarci di fronte al famoso “cugino” Social Media Manager possono essere:
- la proposta di aprire subito dei profili su tutti i canali i social;
- la pubblicazione coatta degli stessi contenuti su tutti i canali con l’aggiunta di qualche # su Instagram;
- la mancanza di una pianificazione strategica a monte;
- non considerare il piano di comunicazione generale dell’azienda;
- la parola advertising solo accennata.
“Eppure ha un sacco di like e follower sul suo profilo!”
A volte il non professionista ti mostra i numeri sul profilo personale per convincerti della sua bravura. Chiariamo subito che avere un buon profilo personale non significa essere dei bravi Social Media Manager: significa aver trovato la chiave per rendersi interessanti alla propria cerchia di amici e conoscenti, o la nicchia giusta per diventare un microinfluencer.
Tutto questo però non ha nulla a che vedere con la professione del Social Media Manager.
Un professionista prima di proporti una strategia social ti sottoporrà diverse domande sulla tua attività, sui valori del tuo brand, su tutta la tua comunicazione, sugli obiettivi a medio/lungo termine, sulle tue aspettative, sul tuo piano marketing. Solo in questo modo riuscirà a proporti un piano social adeguato, in linea con tutta la tutta la tua strategia aziendale.
Il piano potrebbe prevedere:
- creazione dei contenuti adeguati per ogni canale: no al copia incolla;
- creazione di un piano editoriale integrato con le attività aziendali;
- realizzazione di contenuti in linea con tutta la comunicazione del brand;
- definizione del budget per l’advertising;
- definizione dei contenuti destinati all’advertising;
- definizione kpi;
- analisi dei risultati;
- valutare la necessità affiancare altre attività di web marketing.
Quando si ha a che fare con un Social Media professionista non esistono pacchetti predefiniti: la proposta è sempre personalizzata e tarata sulle reali esigenze e richieste del cliente.
È TUTTO? ANCORA NO!
Come dicevamo sopra, la parola Social Media Manager per alcuni oggi potrebbe già essere obsoleta e non adatta a definire le diverse sfumature di questa professione. Sempre più spesso si sente parlare di:
- Content Manager
- Facebook Advertiser
Se vogliamo essere più precisi, queste sono proprio le 2 anime della professione social: i contenuti e l’advertising.
Il Content Management è l’ideazione di contenuti efficaci da veicolare sui social: fotografie, video, grafiche, gif, giochi etc. A seconda dei casi potrebbe essere necessario anche l’intervento di un grafico esperto e di un Project Manager per ottenere un lavoro di qualità: ad ognuno la propria specialità e responsabilità di progetto.
Ogni Social Media Manager professionista che si rispetti dovrebbe essere in grado di creare un piano editoriale social a lungo termine, ideare contenuti interessanti, analizzare i risultati, ma soprattutto deve essere in grado di fare advertising da professionista.
Sono finiti i tempi in cui bastava pubblicare e aspettare: Facebook oggi è una piattaforma sovraffollata, dove per avere l’attenzione dell’utente è necessario stanziare un budget continuativo e creare delle campagne in maniera strutturata.
Una nuova figura: Facebook Advertiser
“Creare delle campagne su Facebook vuol dire premere il famoso tasto “Metti in evidenza” e aspettare?”
ASSOLUTAMENTE NO!
Il pannello delle inserzioni di Facebook oggi è molto evoluto rispetto a qualche anno fa. All’interno del Business Manager è possibile creare varie campagne con obiettivi diversi, da far visualizzare su Facebook o Instagram. In base al budget e agli obiettivi concordati, l’advertiser imposta le campagne e ne monitora le performance quotidianamente. Si assicura che l’intero processo funzioni correttamente, controllando il sito o la landing page e assicurandosi che le inserzioni comunichino il giusto messaggio.
Le potenzialità della piattaforma sono in continua evoluzione, tanto che è necessario tenersi sempre aggiornati per poter continuare a lavorare in maniera efficace. Per questo ci sono persone che scelgono di specializzarsi solo nell’advertising, lasciando la parte di pubblicazione al Content Manager.
“Il Social Media Marketing da professionisti può e deve prevedere il lavoro di gruppo e la suddivisione dei compiti in base alle capacità del professionista e alle aspettative del cliente.”
Perché rivolgersi a un professionista?
Perché è il modo migliore per evitare di buttare via soldi, tempo e budget.
Un professionista ti dà la garanzia di essere presente sui social giusti per te, di comunicare in maniera corretta i valori del tuo brand, e di sfruttare questi canali in maniera adeguata per raggiungere i tuoi obiettivi di marketing: acquisizione contatto, vendita, brand awareness etc.
Prima di affidarti a qualcuno che nella vita fa altro per poi lamentarti che i “social non funzionano”, prova a contattare subito un professionista, o un team di professionisti come Bresciaevents.
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